Garantire un microclima adeguato nei luoghi di lavoro è un fattore determinante per la salute dei dipendenti, l’efficienza operativa e la conformità alle normative vigenti.
In particolare nei settori industriali, dove le temperature degli ambienti di lavoro possono diventare critiche durante i mesi estivi, è fondamentale adottare soluzioni efficaci. Una tra le soluzioni più vantaggiose è il raffrescatore evaporativo, una tecnologia sostenibile e a basso consumo energetico.
Protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare: nuove linee di indirizzo delle Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato il 19 giugno 2025 nuove linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori esposti a calore e radiazioni solari, aggiornando e unificando le precedenti indicazioni regionali. Queste linee guida mirano a rafforzare la prevenzione in vari settori, inclusi edilizia, agricoltura, logistica e industria. Il documento ha valore nazionale e fornisce tutti gli strumenti utili per prevenire rischi e tutelare la salute dei lavoratori in modo tale da ridurre lo stress termico.
Che cosa si intende per Microclima e perché è importante?
Il microclima è l’insieme dei parametri ambientali che influenzano localmente l’ambiente di vita e lavoro di una persona. È determinato da fattori come temperatura, umidità, ventilazione, ma anche da fattori individuali come l’attività fisica svolta e l’abbigliamento.
Gli ambienti termici si distinguono in:
• Moderati: l’obiettivo è il comfort termico, ottenibile con adeguati interventi tecnici e organizzativi.
• Severi (caldi o freddi): l’obiettivo diventa proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori, poiché il comfort non è raggiungibile a causa di vincoli produttivi o ambientali.
In ambienti severi o non coperti dagli indici standard, è molto importante considerare i soggetti sensibili le persone con disabilità fisica, lavoratori affetti da patologie, disturbi o condizioni patologiche anche temporanei, o sottoposti a terapie.
Una scelta strategica per la transizione ecologica
I raffrescatori evaporativi utilizzano un principio naturale per abbassare la temperatura dell’aria: il principio adiabatico dell’evaporazione dell’aria, questo processo è altamente efficiente dal punto di vista energetico e non utilizza gas refrigeranti, rendendolo quindi una soluzione ecologica.
L’utilizzo dei raffrescatori evaporativi inoltre è in linea con le politiche di transizione ecologica e con gli standard ESG (Environmental, Social and Governance), oggi sempre più richiesti a livello europeo e internazionale.
Gli obiettivi ESG, rappresentano un insieme di criteri utilizzati per valutare l’impatto ambientale, sociale e di governance di un’azienda. Sempre più aziende li considerano fondamentali per definire la sostenibilità e la responsabilità a lungo termine di un’organizzazione.
Investire in raffrescamento sostenibile significa:
- Migliorare l’immagine aziendale
- Supportare l’ottenimento di certificazioni ambientali (es. ISO 14001)
- Favorire l’accesso a incentivi e agevolazioni fiscali legati all’efficienza energetica
Prevenzione e normativa:
I lavoratori a rischio devono essere correttamente informati sulle misure preventive.
Il D.Lgs. 81/2008 riconosce il microclima come agente fisico di rischio (artt. 180-181), rendendo obbligatoria la valutazione e l’adozione di misure di prevenzione, seguendo norme tecniche specifiche, diverse a seconda del tipo di ambiente.
Fisiologia della termoregolazione:
Il corpo umano è omeotermo ovvero mantiene la temperatura interna intorno ai 37±1 °C grazie a scambi termici con l’ambiente (per convezione, irraggiamento, evaporazione e conduzione).
I parametri che possono influenzare il microclima sono:
- Ambientali: temperatura dell’aria, umidità relativa, velocità dell’aria.
- Individuali: metabolismo energetico e isolamento termico dell’abbigliamento.
I parametri ambientali si misurano con appositi strumenti; quelli individuali si stimano con norme tecniche. Grazie a questi dati, si possono calcolare gli indici di valutazione basati sull’equilibrio termico.
Termoregolazione dell’organismo:
Il sistema di termoregolazione del corpo umano è controllato dall’ipotalamo, in particolare dalla sua regione anteriore e dall’area preottica, che riceve segnali da termocettori centrali (che monitorano la temperatura interna) e termocettori periferici. L’ipotalamo elabora queste informazioni e, tramite un meccanismo a feedback nervoso, attiva risposte fisiologiche per dissipare o conservare calore.
Cosa può succedere in ambienti severi caldi?
- Vasodilatazione periferica: il sangue porta calore alla pelle, dove si disperde per convezione e irraggiamento.
- Quando la temperatura dell’aria è superiore a quella della pelle, prevale l’evaporazione del sudore, il meccanismo più efficace di raffreddamento.
E in ambienti severi freddi?
- Vasocostrizione periferica: riduce la perdita di calore.
- Brividi: attivano la muscolatura scheletrica per produrre calore (termogenesi).
Quali sono i meccanismi comportamentali?
In caso di caldo estremo: si riduce o si interrompe l’attività fisica per evitare ulteriore produzione di calore. In caso di freddo estremo: si attivano volontariamente i muscoli per generare calore. Questi meccanismi entrano in azione quando le risposte fisiologiche non sono più sufficienti a mantenere l’equilibrio termico.
Esiste una temperatura massima o minima per poter consentire ai lavoratori di lavorare in maniera efficace?
Il D.Lgs. 81/2008, ovvero il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, stabilisce che la temperatura nei luoghi di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano, considerando il tipo di attività svolta e lo sforzo fisico richiesto. Tuttavia, la normativa non definisce dei limiti precisi in termini di gradi Celsius, né una temperatura minima o massima oltre la quale il lavoro debba essere interrotto.
Cosa prevede la legge?
Sebbene non ci siano soglie numeriche esplicite, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare i rischi legati al microclima, come previsto dagli articoli 180 e 181 del D.Lgs. 81/2008. Questo significa che, in caso di temperature potenzialmente dannose per la salute, è necessario mettere in atto misure di prevenzione e protezione per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Perché il Microclima influisce sul benessere e la produttività?
Un microclima sfavorevole può causare:
- Disagi fisici come affaticamento, disidratazione e colpi di calore
- Riduzione della concentrazione e aumento degli errori
- Incremento degli infortuni sul lavoro
- Calo della produttività
Come verificare il Microclima nei luoghi di lavoro?
Il microclima deve essere misurato con strumenti certificati, almeno ogni quattro anni, preferibilmente in estate e in inverno. I parametri da monitorare includono:
- Temperatura
- Umidità relativa
- Velocità dell’aria
- Calore metabolico
In caso di criticità, è necessario intervenire con misure correttive, tra cui l’utilizzo di raffrescatori evaporativi. Un ambiente termicamente confortevole migliora sensibilmente la qualità del lavoro.
I principali benefici sono:
- Aumento della produttività
- Riduzione del tasso di errore
- Migliore qualità dell’aria
- Minore esposizione a sostanze inquinanti o allergeni
- Clima salubre e sicuro
La temperatura ideale negli ambienti lavorativi varia in base alle attività svolte, ma generalmente si aggira tra i 18-20°C in inverno e dovrebbe essere almeno 7°C inferiore alla temperatura esterna in estate.
Quali sono i vantaggi dei raffrescatori evaporativi
Un raffrescatore evaporativo:
- Abbassa la temperatura interna da 5°C a 15°C
- Migliora la qualità dell’aria
- Elimina umidità in eccesso, polvere e muffe
- È semplice da installare e mantenere
- È ecologico e sostenibile
I raffrescatori evaporativi sono ideali per Industrie Manifatturiere, dove i macchinari generano calore, infatti il raffrescamento permette di mantenere condizioni sicure ed efficienti, riducendo il rischio di surriscaldamento. Magazzini e Logistica spazi ampi difficili da raffrescare con sistemi tradizionali trovano nei raffrescatori una soluzione economica e mirata, migliorando la conservazione dei prodotti e le condizioni di lavoro.
Come scegliere il Raffrescatore Evaporativo giusto?
Quando si sceglie un sistema di raffrescamento, è importante valutare:
- Superficie dei pannelli evaporativi
- Portata d’aria (mq movimentati dal ventilatore)
- Flusso d’aria (gittata e ampiezza)
- Capacità del serbatoio (per autonomia in assenza di collegamento idrico)
- Area media raffrescata
Un’analisi accurata del tuo ambiente di lavoro ti permetterà di scegliere il dispositivo più adatto.
Affidarsi a noi di SIABS significa scegliere un partner serio ed affidabile.
Cosa possiamo offrirti?
- Consulenze personalizzate
- Soluzioni su misura per ogni tipo di ambiente industriale
- Supporto tecnico nella scelta e nell’installazione
- Tecnologie sostenibili e a basso impatto ambientale
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